Furia Luis Enrique con Mbappé: il faccia a faccia negli spogliatoi non finisce bene

Il probabile addio di Kylian Mbappé al Psg continua a creare malumori all’interno dello spogliatoio guidato da Luis Enrique. L’ex allenatore della Roma ha già dimostrato di poter giocare senza il fuoriclasse francese, sostituendolo al 65′ nella partita pareggiata in extremis contro il Rennes. Il Real Madrid aspetta la stella della nazionale di Deschamps, ma intanto il clima in casa parigina è tutt’altro che sereno, in uno dei momenti più importanti della stagione.

L’Équipe: “Faccia a faccia tra Luis Enrique e Mbappé”

Kylian Mbappé è sempre più lontano dal Paris Saint-Germain. L’esperienza in Ligue 1 dell’attaccante classe ’98 è ormai ai titoli di coda, con il Real Madrid di Florentino Perez pronto a mettere le mani sul gioiello ex Monaco. A non gradire le modalità con cui è stata diffusa la notizia della probabile partenza di Mbappé, è stato proprio Luis Enrique, attuale allenatore del Psg. Secondo quanto riportato da L’Équipe, infatti, il tecnico asturiano avrebbe preferito che le indiscrezioni relative all’addio del fuoriclasse venissero rese note in un altro momento della stagione. I francesi, del resto, devono difendere il titolo nazionale e, soprattutto, superare la Real Sociedad negli ottavi di finale di Champions League.

Un segnale importante è arrivato nel corso del secondo tempo di Psg-Rennes, partita pareggiata dai padroni di casa al minuto 97: Mbappé è stato sostituito al 65′ da Luis Enrique. Il neo entrato Gonçalo Ramos, tra l’altro, è stato proprio l’autore del gol che ha consentito ai capitolini di evitare una sconfitta a sorpresa al Parc des Princes. Nel dopo gara, l’ex Roma non ha fatto giri di parole: “Prima o poi, dobbiamo abituarci a giocare senza Kylian”.

La scorsa settimana, peraltro, c’è stato anche un faccia a faccia tra Luis Enrique e Mbappé, come raccontato da L’Équipe: un confronto che non sembra aver portato ad una soluzione condivisa, con le notizie sul futuro del ragazzo che sono ormai di dominio pubblico. L’allenatore spagnolo avrebbe preferito che la situazione fosse gestita in modo più “professionale”, senza intaccare l’umore e l’equilibrio dello spogliatoio parigino.


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